La Commissione europea ha proposto di estendere l'autorizzazione per la vendita del glifosato nell'Unione Europea per dieci anni, basandosi sulla valutazione positiva dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) riguardo alla sua sicurezza per la salute umana e l'ambiente. I Paesi membri discuteranno e voteranno sulla proposta a metà ottobre, con l'obiettivo di estendere l'autorizzazione fino al 2033. Questa estensione comporterebbe l'implementazione di requisiti e misure per l'uso sicuro del glifosato, come la creazione di zone di protezione durante la spruzzatura. Inoltre, la Commissione sottolinea l'importanza di proteggere i mammiferi erbivori durante l'uso dei fitofarmaci e la sicurezza dei consumatori in caso di esposizione residua del pesticida sulle colture precedenti. Nonostante l'EFSA e l'Agenzia europea delle sostanze chimiche non abbiano confermato legami tra il glifosato e il cancro, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro lo ha classificato come probabilmente cancerogeno per gli esseri umani. Ci sono opposizioni da parte di gruppi come la Rete Pesticidi e degli apicoltori, ma anche un potente gruppo di lobby delle aziende del settore agrochimico che sostiene il rinnovo dell'autorizzazione. La decisione finale verrà presa con una maggioranza qualificata di almeno 15 dei 27 Stati membri, rappresentando almeno il 65% della popolazione totale dell'UE, con l'obiettivo di giungere a una conclusione entro il 15 dicembre. Tuttavia, le nazioni a livello individuale possono vietare l'uso di prodotti contenenti glifosato a livello nazionale, come ha già fatto la Slovenia, che ha vietato l'uso su superfici pubbliche e regolamentato l'uso di pesticidi senza glifosato.
Corrado Cimador