Figlia del Trattato di Maastricht del 1992, il primo di gennaio del 1999 l'euro segno un momento storico per l'Europa unita. Il culmine di un lungo percorso spinto dall'ambizione di garantire la stabilità e la prosperità dell'Europa. Oggi l'Euro è la moneta di 340 milioni di europei in 19 stati membri. Numerosi sono stati i vantaggi apportati dall'introduzione della moneta unica, risparmi protetti, mercati più trasparenti e competitivi e l'aumento degli scambi commerciali. In occasione di questo importante anniversario il Presidente della commissione Europea, firmatario del trattato di Maastricht, Jean Claude Juncker ha detto che, a distanza di venti anni, è convinto che quella firma sia stata la più importante da lui mai apposta. L'euro è diventato un simbolo di unità, sovranità e stabilità che ha garantito prosperità e protezione ai nostri cittadini. Il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani sostenendo la popolarità dell'euro - tre cittadini su quattro ritengono infatti che sia positiva - ha detto che bisogna però completare l'Unione economica e monetaria attraverso una vera unione finanziaria, politica e di bilancio. "Era una conseguenza logica e necessaria del mercato unico" sostiene il presidente della BCE, Mario Draghi. Ora è più facile spostarsi, commerciare ed effettuare transazioni all'intero dell'eurozona e con il resto del mondo.
Ma sulla crescente ondata dell'euroscetticismo si moltiplicano le tesi che vedono nella moneta unica un problema. Questi sostengono principalmente che l'euro ha danneggiato il commercio estero, che non permette la svalutazione e porta inflazione.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
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