In considerazione della situazione eccezionale per quanto riguarda i semi conduttori, della loro pertinenza e della dipendenza dall'approvvigionamento di un numero limitato di imprese in un contesto geopolitico difficile, la Commissione europea puo' prevedere l'approvazione di un sostegno per colmare le potenziali carenze di finanziamento per l'istituzione, in particolare, delle prime strutture di questo tipo nel settore dei semiconduttori. Lo ha reso noto la stessa Commissione europea in un comunicato. Nel documento si legge che questi aiuti, basati sull'articolo 107, sarebbero soggetti a solide salvaguardie in materia di concorrenza oltre a garantire che i benefici siano ampiamente condivisi senza discriminazioni in tutta l'economia europea. I semi conduttori sono essenziali per la produzione di componenti elettroniche basilari per numerosi settori, da quello automobilistico alla telefonia mobile, la cui produzione mondiale e' attualmente concentrata nell'isola di Taiwan, oggi al centro di forti tensioni con la Cina. Questa e' la causa dell'urgenza avvertita dall'Unione Europea di creare una propria filiera. La vice presidente della Commissione europea Vestager ha dichiarato, nel corso di un'audizione avvenuta alla Commissione Affari Economici, che solo il dieci per cento della produzione globale di chip si trova attualmente in Europa e si e' molto dipendenti in particolare nei chip prodotti nel sud-est asiatico, aggiungendo che e' necessaria una strategia completa nel settore. Vestager ha precisato che si sta tentando di mettere su carta quelli che sono gli obiettivi generali che si intendono realizzare facendo una revisione degli strumenti della politica di concorrenza come fusioni, anti trust e controllo degli aiuti di stato, che rimangano adatti allo scopo e per aggiungere elementi alla normativa attualmente esistente. La revisione della politica di concorrenza, cosi' Vestager, avra' una portata e un'ambizione senza precedenti.
Franco de Stefani