Foto: Reuters
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Il via libera dell'EMA alla terza dose dei vaccini contro il coronavirus di Pfizer e Moderna arriva dopo la dimostrazione clinica che una dose aggiuntiva dei sieri aumenta la capacità di produrre anticorpi contro il Covid-19 nei pazienti con un sistema immunitario indebolito, sottoposti a trapianto di organi.
Per quanto riguarda i soggetti sani, l'Agenzia europea per i medicinali ha valutato che un richiamo del vaccino Pfizer contribuisce all'aumento della produzione di anticorpi negli adulti tra i 18 ed i 55 anni, se somministrato almeno sei mesi dopo la seconda dose. Una terza dose del vaccino Moderna resta ancora oggetto di valutazione.
Uno studio italiano comunque rivela che la terza dose potrebbe non essere necessaria per le persone sane. La seconda dose, infatti, produce non solo la risposta anticorpale ma crea anche la memoria immunologica capace di proteggere il soggetto a lungo termine.
In Friuli-Venezia Giulia sono state comunque aperte le prenotazioni per la terza dose per gli ultraottantenni che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi.
L'Agenzia europea per i medicinali sta anche valutando di autorizzare l'immissione in commercio dell'anticorpo monoclonale Regkirona per il trattamento di adulti affetti da coronavirus, che non richiedono ossigeno supplementare, rischiano però di sviluppare una forma grave della malattia.


E. P.