“Una soluzione politica, piuttosto che militare, sulla Crimea è possibile”. Queste le parole di Zelensky durante un’intervista ripresa da diverse testate del Paese. “Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sarà possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola” ha continuato, mostrandosi sicuro della sua idea, soprattutto perché comporterebbe meno vittime. Ma, nonostante ciò, sembra che sia ancora intenzionato a riprendersi tutti i territori annessi dalla Russia, però con la forza. A confermarlo è stato il suo consigliere tramite un messaggio pubblicato sul social X, nel quale si legge che “l’unico modo per proteggere il diritto internazionale, l’integrità territoriale e il sistema di sicurezza globale è garantire la vittoria dell’Ucraina e la completa sconfitta dell’invasione di Putin”. Il vero punto di svolta in questa guerra, che ormai dura da 18 mesi, si presenterà quando le forze ucraine saranno al confine con la Crimea, ha continuato il consigliere presidenziale, spiegando la sua prospettiva che vede la fine della guerra in quel momento, quando gli eventi assumeranno una forma diversa. Durante l’intervista, Zelensky non ha parlato solo della Crimea, ha dedicato qualche parola anche alle elezioni politiche che dovrebbero svolgersi nel 2024. Il leader ucraino ha sottolineato che ci saranno, a patto che si trovino i finanziamenti, in quanto i soldi destinati alle armi non verranno usati per il processo elettorale. “Stiamo difendendo la nostra democrazia e la nostra terra, ecco perché la gente parla di elezioni, c’è un processo politico che non può essere vietato” ha continuato, concludendo che al momento, con l’attuale legge marziale nel Paese, non può esserci voto, ma se i parlamentari sono pronti, il codice elettorale verrà cambiato.
B.Ž.