Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ad affermare la necessità di un incontro con il presidente russo Vladimir Putin per arrivare ad un accordo che ponga fine alla guerra. Nel rinnovare l'invito, Zelensky ha comunque ricordato che non tutte le questioni potranno venir risolte nel corso del primo incontro con il leader del Cremlino. Il bilaterale rappresenterebbe comunque una prima possibilità di poter fermare - almeno parzialmente - il conflitto in corso, ha spiegato. Mosca ha intanto smentito le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina. Secondo il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, la Russia non avrebbe armi simili. "Abbiamo già dato risposte esaustive in merito", ha detto Ryabkov, sottolineando che il problema degli americani è che non hanno l'abitudine di ascoltare nessun altro eccetto se stessi. Continuano intanto i bombardamenti russi in Ucraina: le truppe del Cremlino hanno danneggiato l'infrastruttura del porto di Mykolaiv e aperto il fuoco su persone in coda in un supermercato a Severodonetsk, nella regione di Lugansk, provocando morti e feriti. L'esercito ucraino ha intanto svelato, nel suo ultimo rapporto operativo, che, secondo le informazioni disponibili, le forze russe che stanno operando in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni. I funzionari di Kiev hanno affermato che la situazione è simile per il carburante, evidenziando l’incapacità russa di organizzare la logistica per soddisfare le esigenze delle truppe come esempio del loro fallimento.
Maja Novak