Il mais ogm non è rischioso per la salute umana, questo quanto rilevato dallo studio pubblicato su Scientific Reports, dopo l'analisi dei dati raccolti su colture di Usa, Europa, Sud America, Asia, Africa ed Australia, dal 1996 al 2016.
Lo studio ha riguardato l'elaborazione rigorosa di dati scientifici e non interpretazioni non oggettive, e portano ad una unica conclusione: la non pericolosità del cibo prodotto con piante geneticamente modificate.
Dall'analisi di 11.699 dati contenuti in articoli di riviste scientifiche accreditate, è emerso che le colture di mais transgenico hanno una resa superiore dal 5,6% al 24,5%, sono meno attaccate dagli insetti dannosi ed hanno percentuali inferiori di contaminanti pericolosi negli alimenti, come micotossine e fumonisine.
Ma in Italia i consumatori non si fidano degli alimenti con organismi geneticamente modificati: quasi 7 cittadini su 10 li considerano meno salutari di quelli tradizionali, mentre l'81% non mangerebbe carne e latte provenienti da animali clonati o modificati con la genetica.
Anche nel resto d'Europa rimane bassa la fiducia negli organismi geneticamente modificati, lo dimostra il fatto che sono rimasti solo due Paesi, Spagna e Portogallo, a seminare ogm. Anche Repubblica Ceca e Slovacchia hanno abbandonato la coltivazione di ogm e si sono aggiunte alla lunga lista di Paesi 'ogm free' dell'Unione Europea.
Arrivano però le prime reazioni di chi in questa innovazione ha fiducia, il coltivatore friulano Giorgio Fidenato ha affermato che "dovrà fare una causa allo Stato italiano, perché gli impedisce di seminare un prodotto sano che non ha bisogno di trattamenti fitosanitari e insetticidi". Da molti anni, l'imprenditore agricolo ha ingaggiato una vera e propria battaglia con le istituzioni procedendo anche a semine che gli sono costate svariate azioni giudiziarie. Fidenato ha affermato: "Voglio seminare questo prodotto perché voglio mangiare sano e in maniera economicamente compatibile, altro che biologico, che rappresenta una colossale montatura pubblicitaria a scopo promozionale ed è pieno di tossine".