A prendere parte allo sciopero oltre 40 mila impiegati nel settore istruzione. A mezzogiorno sono iniziate manifestazioni di protesta in 11 città del paese, anche a Capodistria. A Lubiana insegnanti e altro personale specializzato si sono radunati dinanzi al Parlamento. A causa dello sciopero le lezioni sono state sospese, le scuole garantiscono soltanto la vigilanza.
A prendere parte allo sciopero oltre 40 mila impiegati nel settore istruzione. A mezzogiorno si terranno manifestazioni di protesta in 11 città del paese, anche a Capodistria. A Lubiana insegnanti e altro personale specializzato si raduneranno dinanzi al Parlamento. A causa dello sciopero le lezioni saranno sospese, le scuole garantiranno soltanto la vigilanza. Il Sindacato SVIZ chiede ai genitori di non mandare bambini a scuola o all'asilo se non è strettamente necessario.
Durante le manifestazioni i leader dei sindacati informeranno gli scioperanti su quanto le disuguaglianze tra gli impiegati nel settore istruzione negli ultimi anni si sono aggravate; inoltre parleranno anche del forte rallentamento della crescita del salario medio nell'istruzione rispetto agli altri settori del pubblico impiego.
I leader sindacali ribadiranno ancora una volta quali sono le loro richieste, già presentate all'inizio dello sciopero, nel mese di febbraio: l'aumento dei salari per maestre d'asilo, insegnanti e altro personale specializzato nelle scuole, un sistema opportuno di retribuzione per i capiclasse e un'aggiunta ferie per gli impiegati con salario minimo o inferiore ai 1.200 euro. Il sindacato SVIZ, si presume, chiederà al governo anche di parafare l'accordo già pronto riguardo lo scatto salariale di una classe retributiva per insegnanti e altro personale specializzato, che Lilijana Kozlovič - il negoziatore capo dell'esecutivo - ha deciso lunedì di non firmare.