Dal rapporto mensile dell'Istituto nazionale del pubblico impiego arriva l'ulteriore conferma dell'importanza dell'industria delle vacanze per il mercato del lavoro in Istria. Il mese scorso i senza lavoro in regione erano 2.930 con il calo del 16,3 % rispetto a febbraio quando i disoccupati superavano quota 3.500. Anche a livello annuo si è registrata una flessione, per la precisione del 9,3 %. A proposito del livello di istruzione dei senza lavoro, sostanzialmente la situazione non è cambiata rispetto ai mesi precedenti. La categoria più rappresentata è quella delle persone in possesso di un diploma d'istruzione secondaria superiore della durata di 3 o 4 anni che sono 1.869. All'altro capo, troviamo i disoccupati senza alcun titolo di studio, per la precisione 84. Comprensibilmente l'area con la maggiore concentrazione di disoccupati è quella polese in quanto la più abitata, con 1.412 senza lavoro. Sull'altro fronte troviamo l'area di Pinguente con solo 68 disoccupati. Come richiesta di manodopera si fa sentire la grande necessità nell'edilizia, segue l'artigianato dove mancano elettricisti, meccanici, falegnami, vetrai, idraulici e carpentieri. Nel turismo e nella ristorazione mancano cuochi, camerieri e addetti alla ricezione. Nella sanità c'è tanto bisogno di infermiere, tecnici sanitari e tecnici farmaceutici.
Valmer Cusma
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