L'ex premier Giuseppe Conte, riguardo la riforma sulla Giustizia, ha dichiarato: "Abbiamo fatto delle osservazioni, condivise da buona parte degli addetti ai lavori, non per soddisfare esigenze di bottega del M5S. Noi dobbiamo velocizzare i processi e celebrare i processi. Ora lasciamo che il governo lavori su queste istanze". Il leader dei 5 Stelle ha poi aggiunto: "Non votiamo la fiducia? Le Minacce non mi sono mai piaciute, il mio è un atteggiamento costruttivo".
Si valuterà l'eventualità del voto online per gli iscritti. Inoltre, il leader in pectore del Movimento ha precisato che una prospettiva di fiducia alla riforma senza alcune modifiche sarebbe difficile.
Intanto si vocifera della possibilità che il ministro della Giustizia Marta Cartabia abbia incontrato il premier Mario Draghi sulla riforma del processo penale in merito alla quale sarebbe in dirittura di arrivo la proposta di mediazione del governo su alcune richieste, sembrerebbe molto poche, avanzate appunto dal M5S.
Per la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, rimane primario ricondurre la durata del processo penale e civile a tempi ragionevoli, in linea con gli standard dei Paesi più avanzati dell'Unione Europea. "Una risposta di giustizia che sia certa e fornita in tempi rapidi costituisce uno dei maggiori incentivi per gli investimenti, una delle condizioni essenziali per attrarre nuove risorse e nuovi capitali", ha precisato la Casellati.
Da Forza Italia è invece arrivata la richiesta che tra gli oggetti dell'allargamento del perimetro della riforma del processo penale, non ci sia solo l'abuso di ufficio, bensì anche "la definizione di pubblico ufficiale, incaricato di pubblico servizio e persona esercente servizio di pubblica necessità". A questa richiesta ha risposto il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha definito inammissibili per estraneità di materia gli emendamenti chiesti da Forza Italia.
Davide Fifaco