L’Italia rimane tutta bianca: l’aumento dei contagi e in particolare dei ricoveri, aveva fatto temere il passaggio in giallo soprattutto per la Sicilia, la regione che fra l’altro ha anche la minor percentuale di persone vaccinate, ma per ora non ci sarà alcuna restrizione aggiuntiva.
Attualmente in Italia il passaggio da bianco a giallo scatta se ci sono, contemporaneamente, più del 10 per cento dei posti occupati in terapia intensiva e più del 15 delle ospedalizzazioni in area medica, accanto a un’incidenza di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. Se si superano questi limiti, scattano alcune misure come l’obbligo di mascherina, anche negli spazi aperti, e un limite di quattro persone non conviventi sedute allo stesso tavolo a ristorante, sia all’interno dei locali sia all’esterno.
Misure che però, perlomeno per ora, nessuna regione italiana dovrà adottare: questa settimana a livello nazionale c’è stata addirittura una riduzione a 1,1 dell’indice Rt, che la scorsa settimana era a 1,27, con una conferma della tendenza alla discesa, e i parametri della Sicilia sarebbero ancora dentro le soglie.
In generale nessuna delle regioni in Italia supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, anche se in questo caso i numeri sono in salita, con una media nazionale del 4,9 per cento in terapia intensiva e 6.2 nelle aree mediche.
Sempre a livello nazionale rimane sostanzialmente stabile l’incidenza dei contagi: 74 casi ogni 100 mila abitanti, contro 73 della settimana precedente e 68 di quella prima.
Fra le regioni con l’incidenza più alta ci sono la Sardegna con 156,4 casi ogni 100 mila abitanti, la Sicilia con 155,8 e la Toscana con 127,3. Sotto la soglia dei 50 rimangono invece Friulia Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte e Puglia.
Alessandro Martegani