Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni lo ribadisce: "La transizione ecologica è indispensabile" ma allo stesso tempo avverte: "Va fatta con criterio, non possiamo smantellare la nostra economia per inseguirla".
"La sostenibilità ambientale" - continua - "deve camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica. Difendiamo la natura ma con l'uomo dentro: è questa la nostra sfida che ci caratterizza con un approccio pragmatico rispetto a un ambientalismo ideologico e un po' miope su alcuni dossier".
Sul Pnrr e le polemiche degli ultimi tempi, Meloni precisa: "Mi dispiace che in Italia sia diventato terreno di scontro. Mi dispiace che ci sia qualcuno che tifa perché si fallisca come se non fosse interesse di tutti riuscire, ma quei soldi li metteremo a terra costi quel che costi. Faremo tutto quello che va fatto e metteremo tutti ai remi". Per fare questo la premier chiede la collaborazione di tutti, maggioranza, opposizione, aziende, sindacati, magistrati e gente comune. In gioco non c'è il governo, sottolinea, ma la modernizzazione e la credibilità internazionale dell'Italia.
Sul mercato del lavoro il presidente del Consiglio spiega che risponde bene alle attuali politiche ed evidenzia che i dati sull'occupazione stanno dando grandi soddisfazioni, grazie alle scelte intraprese dall'esecutivo, come il taglio del cuneo contributivo, gli incentivi alle assunzioni dei giovani e l'abolizione del reddito di cittadinanza per chi può lavorare.
Un altro tema importante per il governo è quello del debito pubblico. Meloni osserva che "sul Patto di Stabilità e sulla crescita non si può fare un salto nel passato, ai parametri precedenti alla pandemia. Il nuovo Patto deve privilegiare la crescita, senza cui è difficile garantire la stabilità". L'idea principale è quella di assicurare parità di condizioni nel mercato interno, e questo deve prevedere una piena flessibilità dei fondi europei esistenti.
Davide Fifaco