I radicali ed Emma Bonino rientrano in gioco nelle prossime elezioni in Italia grazie all’assist inatteso del cattolico Bruno Tabacci, che ha proposto alla Bonino di entrare con la sua neo formazione + Europa nel Centro Democratico.
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"Grazie alla tua scelta hai reso possibile un'opzione democratica per noi e il paese: +Europa sarà l'unica lista al voto pienamente europeista". Così Emma Bonino ringrazia Bruno Tabacci che, essendo leader di Centro democratico, gruppo già presente in Parlamento, ha risolto di fatto la questione delle firme per le liste dei radicali italiani. Un escamotage per far sì che la lista radicale possa avere una sua rappresentanza tra le liste per le politiche del prossimo 4 marzo, dopo che avrebbe rischiato di rimanere esclusa a causa del mancato raggiungimento della quota minima di firme necessaria per presentare la propria lista. Una trappola, seconda la Bonino, voluta dal PD e dai grandi partiti che con il Rosatellum, tentano di escludere dall’agone politico i partiti minoritari come quello Radicale. Un partito minoritario quello dei radicali, ma che ha rappresentato in questi decenni un protagonista fondamentale delle battaglie civili dell’Italia, tanto che Bruno Tabacci, nonostante le posizioni molto lontane dalla Bonino, non si è sentito di lasciare fuori dal Parlamento questo attore storico della politica italiana, decidendo di conglobare i candidati radicali nelle liste del suo partito che in base alla neo legge elettorale non necessita della raccolta firme in quanto già presente in Parlamento. Un'assemblea il prossimo 13 gennaio sancirà la nascita della nuova lista frutto dell'intesa tra Emma Bonino e Bruno Tabacci.