Secondo il presidente, Volodymyr Zelensky, l'Ucraina "è diventata un eroe per tutto il mondo libero, per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda. Tutti gli uomini e le donne ucraini che hanno resistito e non si arrendono" sono diventati degli eroi, ha aggiunto. "E vinceranno. Questo restituirà la pace all'Ucraina".
Il capo dello Stato ha anche affermato che le atrocità commesse dall'esercito russo a Mariupol, Bucha e Borodyanka riducono le possibilità dei colloqui di pace tra Mosca e Kiev. "Non avranno più molte possibilità di parlare con noi", ha spiegato Zelensky, precisando che a Mariupol "oltre alle decine di migliaia di morti, molte persone sono scomparse" e "sono state portate in Russia, alcuni nei campi, altri in altre città".
Il comandante della trentaseiesima brigata della Marina ucraina ha intanto lasciato un appello alle autorità a "sbloccare Mariupol il prima possibile, militarmente o politicamente; sono infatti in corso feroci combattimenti e i russi avanzano in modo aggressivo, la situazione è critica". Il consiglio comunale ha poi affermato che gli occupanti russi hanno iniziato a riesumare i cadaveri sepolti nei cortili dei blocchi residenziali e che "i soldati russi non stanno permettendo ai residenti di seppellire le persone". Secondo Kiev, a Mariupol ci sarebbero 13 forni crematori mobili e le autorità cittadine sospettano che i russi stiano cercando di coprire i crimini di guerra.
Il Ministero della Difesa di Mosca ha inoltre riferito che - in risposta agli atti di sabotaggio sul suo territorio da parte delle forze ucraine - aumenterà il numero e la portata degli attacchi missilistici su obiettivi a Kiev. I militari russi avrebbero colpito anche una fabbrica di armi vicino a Kiev con missili lanciati dal mare.
E. P.