
Il presidente Donald Trump ha annunciato che i dazi recentemente aumentati fino al 145% sulle importazioni cinesi saranno "significativamente ridotti", chiarendo che non si avvicineranno nemmeno a tale soglia. La misura, inizialmente giustificata come risposta alla presunta responsabilità della Cina nella diffusione del fentanil negli Stati Uniti, sembra ora destinata a rientrare. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha confermato che un accordo con Pechino è vicino, definendo insostenibile l'attuale escalation commerciale, che ha visto la Cina reagire con contromisure tariffarie fino al 125%. Sul fronte interno, le politiche ambientali dell’amministrazione Trump stanno suscitando forti polemiche. In occasione della Giornata della Terra, la Casa Bianca ha rivendicato l’adozione di un approccio “realistico” all’ambiente, puntando su innovazione energetica, gestione sostenibile delle foreste e rilancio dell’industria del carbone. Il comunicato ufficiale ha anche celebrato il ritorno delle cannucce di plastica e l’introduzione di dazi ecologici su legno e prodotti cinesi, mentre venivano aboliti diversi regolamenti ambientali. Tali misure hanno però provocato manifestazioni in numerose città americane e nuove critiche per il precedente ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima. Il ministro della Salute Robert F. Kennedy ha intanto annunciato il divieto di utilizzo di due coloranti artificiali e l’avvio di un processo di rimozione volontaria di altri sei dal mercato alimentare. “Gli americani non sanno cosa stanno mangiando”, ha dichiarato Kennedy, aggiungendo che i produttori hanno accolto favorevolmente l’iniziativa. Contemporaneamente, l’agenzia regolatoria FDA ha autorizzato l’uso di quattro nuovi coloranti naturali, ritenuti più sicuri. Il direttore dell’agenzia, Marty Makary, ha definito il provvedimento “un passo cruciale per la salute dei bambini”, in linea con recenti ricerche sugli effetti a lungo termine dei coloranti sintetici.
M.N.