Il capo dicastero dell’Interno sloveno, Anže Logar, ha condannato con massima fermezza l'attacco contro Kharkiv durante il quale è stato danneggiato anche lo stabile che ospita il consolato sloveno. In un tweet ha annunciato che informerà ufficialmente l'Unione europea e la Nato "di questo atto criminale. Fortunatamente il console onorario si trovava in un rifugio", ha detto ancora Logar, facendo un appello alla Federazione russa di "fermare le aggressioni e la violazione dei diritti umani e del diritto internazionale". Il premier, Janez Janša, su Twitter ha scritto che "abbiamo avuto un approccio simile da parte dell'armata comunista jugoslava 30 anni fa. Non ha funzionato, signor Putin, e non succederà nemmeno in Ucraina. Non si può sconfiggere una nazione unita e intrepida".
La ripresa dei negoziati tra la parte russa e quella ucraina è stata concordata per oggi, però non è certa visti i nuovi attacchi avvenuti nella notte.
Intanto nella notte le forze armate russe hanno lanciato un missile contro un condominio della città di Zhytomyr, poco più di 100 chilometri ad ovest di Kiev. Almeno due persone hanno perso la vita, tra cui un bambino, tre invece i feriti. Il consigliere del ministro dell'Interno ucraino ha riferito che il missile era diretto alla base militare di Zhytomyr, dove si potrebbe trovare il presidente, Volodymyr Zelensky.
Le forze russe hanno bombardato anche diversi quartieri di Kiev e altre località nei pressi della capitale. Colpito inoltre un deposito di carburante. L'esercito russo è entrato inoltre nel centro della città di Kherson, nel sud del Paese. La situazione attuale non è ancora chiara, i russi avrebbero conquistato il porto e la stazione ferroviaria, i combattimenti intanto continuano. Numerose le vittime sia tra i civili che tra i militari. I combattimenti non si placano neanche a Kharkiv, dove sono atterrati paracadutisti russi e avrebbero sferrato un attacco contro un ospedale. Circondata anche Mariupol.
Il segretario del Consiglio nazionale per la Sicurezza e la Difesa dell'Ucraina ha intanto fatto sapere che un gruppo d'élite ceceno, venuto in Ucraina per eliminare il presidente Zelensky, è stato neutralizzato grazie ad una soffiata di un uomo dei servizi segreti russi, "che non vuole prendere parte a questa sanguinosa guerra".
E. P.