"L'ho chiamato genocidio perché è sempre più chiaro che Vladimir Putin sta cancellando l'idea di essere ucraini", ha dichiarato il presidente americano, Joe Biden, aggiungendo che "le prove stanno aumentando. Lasceremo che gli avvocati decidano a livello internazionale come qualificarlo - ha detto ancora Biden - ma sicuramente a me sembra questo". Pronta la reazione del capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelensky: "Parole vere da un vero leader". Gli Stati Uniti, inoltre, si apprestano ad annunciare altri 700 milioni di dollari in assistenza militare in Ucraina, secondo quanto riporta la CNN, per un totale di 3 miliardi di fondi stanziati per il Paese.
Zelensky ha poi annunciato che in un'operazione speciale dell'intelligence di Kiev è stato arrestato il deputato dell'opposizione filorussa, Viktor Medvedchuk, vicino al capo del Cremlino. Il presidente ucraino ha anche postato una foto di Medvedchuk ammanettato ed ha proposto alla Russia di consegnare l'oligarca in cambio della liberazione degli ucraini, prigionieri dalle forze russe.
Il Ministero della Difesa russo intanto afferma che più di mille militari ucraini si sono arresi a Mariupol, tra cui oltre 160 ufficiali, Kiev però per il momento dichiara di non avere informazioni sulla resa da parte dei soldati ucraini. I russi avrebbero anche intenzione di organizzare una parata a Mariupol il prossimo 9 maggio, se la loro campagna militare avrà successo. All'autoproclamato sindaco filorusso sarebbe "stato ordinato di ripulire parte del distretto centrale della città dai detriti e dai cadaveri per permettere la sfilata".
Si apprende inoltre che Kiev ha rifiutato la visita del presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier. Motivo del rifiuto sarebbero le posizioni di apertura verso la Russia che Steinmeier ha avuto per molti anni.
E. P.