A Washington la sessione primaverile della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. La Slovenia è rappresentata dal Ministro delle Finanze, Andrej Bertoncelj, e dal governatore della Banca Centrale, Boštjan Vasle, accompagnati da esperti di politica economica, finanziaria e monetaria.

Numerosi gli incontri a margine delle assise. Un'occasione per uno scambio di vedute su come affrontare le sfide contemporanee nel quadro dell'economia globale. I responsabili delle due organizzazioni finanziarie hanno evidenziato l'importanza di una adeguata politica fiscale e di riforme strutturali, la Slovenia ha sottolineato la necessità di un giusto rapporto tra stabilità dei conti pubblici e benessere dei cittadini. Fondo e Banca Mondiale hanno rilevato che, in una fase contrassegnata da un rallentamento della crescita economica globale, da un aumento dei rischi di una nuova crisi, dopo quella scoppiata nel 2008 e durata anni, mentre continua una politica monetaria espansiva, si rendono necessarie misure decise per migliorare la produttività e le condizioni per la gestione delle società, consolidando nel contempo le potenzialità della crescita economica. Tutto questo però, hanno osservato i rappresentanti sloveni, non deve minare la stabilità sociale; rilevato che in questo campo la Slovenia ha fatto notevoli progressi.

La delegazione ha incontrato pure esponenti delle agenzie di rating Standard & Poor's, Fitch e Moody's, illustrando il quadro macroeconomico del paese. Dai colloqui è emerso, cosi il Ministero delle Finanze, che le valutazioni continuano ad essere incoraggianti; la Slovenia rientra fra i paesi che, nonostante il relativo peggioramento delle congiunture economiche internazionali, continua a mantenere un outlook positivo.
La Banca Mondiale ha previsto per quest'anno una crescita globale del 2,6 per cento, in aumento al 2,8 nel 2020. Il Fondo Monetario invece è più ottimista, con una crescita stimata al 3,3 per cento quest'anno, per salire al 3,6 per cento il prossimo.

Delio Dessardo