Kiev afferma che Mosca sta continuando con i preparativi per la grande offensiva nell'Ucraina orientale. Lo Stato maggiore ucraino ha riferito che la Russia "sta raggruppando e trasferendo unità nelle regioni bielorusse e a Voronezh nella Federazione Russa, e trasferendo forze aeree e spaziali in aeroporti vicini ai confini orientali dell'Ucraina".
La città di Kharkiv per il momento resta parzialmente bloccata. L'obiettivo delle forze russe - oltre al controllo completo di Mariupol - è catturare Popasna e lanciare un'offensiva verso Kurakhove per raggiungere poi i confini di Donetsk. La Russia sta infatti cercando di collegare la Crimea occupata con le regioni di Donetsk e Lugansk.
A Mariupol, comunque, le forze ucraine sono circondate e bloccate, afferma un consigliere del presidente; l'esercito di Kiev però insiste che la difesa della città portuale continua. Secondo il sindaco di Mariupol, sono oltre 10 mila i civili morti, il bilancio potrebbe arrivare a superare anche 20 mila vittime.
Il Comando operativo Sud delle forze armate ucraine, in un post su Facebook, ha fatto sapere che le truppe russe si stanno riposizionando nella parte meridionale del fiume Bug e al confine con la regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Nella zona sono stati segnalati "molti casi di diserzione nelle unità nemiche" e tentativi di "sabotaggio nella zona di Nikolaev", afferma ancora il Comando, sottolineando che la situazione vicino alla costa ucraina del Mar Nero "è tesa, ma invariata" e non si esclude "la possibilità di attacchi missilistici da parte della flotta nemica".
Il capo dello Stato, Volodymyr Zelensky, ha intanto nuovamente chiesto armi: "Presto sarà necessario un maggiore supporto militare. Le vite degli ucraini si stanno perdendo. Se avessimo jet, veicoli corazzati pesanti e artiglieria, saremmo in grado di porre fine a questa guerra". Zelensky ha anche avvertito gli alleati: "Chi non ci aiuta, si assume la responsabilità dei morti ucraini".
E. P.