Foto: Reuters
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Nessun corridoio umanitario: anche il piccolo segnale di distensione fra Russia e Ucraina non è riuscito a decollare, perlomeno per oggi.
La tregua di cinque ore concessa per aprire corridoi umanitari e permettere l'evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha, due città sotto assedio, non ha nei fatti avuto luogo, né si vedono segnali di una riduzione delle ostilità.
Anche sul fallimento di questo tentativo, sia pur minimo, di mediazione, le parti si accusano a vicenda: l’offensiva russa, ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca “è ripresa a causa della riluttanza da parte ucraina ad esercitare pressione sui nazionalisti ucraini per prolungare la tregua”. Anche il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha accusato il presidente ucraino Zelensky di avere "una frenesia militarista" affermando che "Non si è presentato nessuno" per utilizzare i corridoi umanitari.
Dall’altra parte il governo di Kiev accusa la Russia di aver rotto la tregua prima del tempo e ha fatto sapere di voler continuare a trattare "per consentire l'evacuazione di donne, bambini e anziani ma per ora – ha aggiunto - la Russia continua a bombardare, la tregua non è rispettata dai russi”.
Si aggrava anche il braccio di ferro fra Mosca e l’Occidente a causa delle pesanti sanzioni economiche che hanno colpito soprattutto il sistema finanziario russo e gli uomini d’affari e di governo più in vista. “Le sanzioni che vengono imposte alla Russia - ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin - sono come una dichiarazione di guerra”.
Putin ha anche affermato che “tutto sta procedendo secondo i piani in Ucraina" e ha messo in guardia la Nato contro “qualsiasi tentativo da parte di altri Paesi di stabilire una no-fly zone sull'Ucraina”, che sarebbe interpretata, ha aggiunto, “come una partecipazione alle ostilità”.
La stessa Nato ha escluso un intervento diretto con una no-fly zone sull’Ucraina, chiesta invece più volte dal presidente Zelensky.
Un nuovo tentativo di mediazione intanto è stato avviato in serata dal premier israeliano Naftali Bennett che, come riferisce l'agenzia russa Tass, ha incontrato a Mosca il presidente Putin.

Alessandro Martegani