L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci impone di fare più che mai attenzione alle fake news, o più italianamente alle bufale, notizie false spacciate come vere.
Ma da dove deriva questo modo di dire? Che collegamento c'è con il bovino delle mozzarelle?
"Bufala è parola centro-meridionale diffusa da Roma", spiega a Radio Capodistria il linguista Nicola De Blasi, che ne ha trattato nel suo libro "Regionalismi e dialettismi", uscito con il Corriere della Sera. "Sull'origine dell'espressione si incontrano in rete spiegazioni anche fantasiose che sono a loro volta delle bufale. Alla base del significato oggi più frequente di notizia falsa c'è l'abitudine di alcuni osti laziali che, a coloro che chiedevano di mangiare una fetta di carne, offrivano carne di bufala spacciandola per la più pregiata e più tenera carne di vitella. E quindi di fronte alle bufale spacciate come altri bovini l'avventore poteva dire: "Ma questa è una bufala!". Ne deriva, osserva il professor De Blasi, "l'accezione di oggetto non corrispondente alle attese, semmai un po' pesante (come si diceva negli anni Cinquanta e Sessanta a proposito di film o libri), quindi in seguito il significato di notizia falsa". (ros.)