Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, è comparso davanti alle telecamere dopo il consiglio dei ministri ed ha annunciato la decisione dell'esecutivo: le elezioni anticipate si terranno il 28 aprile. La Spagna, a meno di tre anni dalle ultime elezioni politiche, torna quindi al voto. Mercoledì 13 febbraio il governo socialista di minoranza, costituito il primo giugno del 2018, aveva infatti perso l'appoggio della maggioranza del Parlamento nella votazione della manovra economica. Prima di annunciare la data delle elezioni anticipate e la proposta di scioglimento delle Camere, Sanchez ha parlato circa 20 minuti elencando le misure del governo approvate in 8 mesi di vita dell'esecutivo, ed ha sottolineato come sia stata bocciata una manovra di alto contenuto sociale dopo 7 anni di governo delle destre. Il precedente governo - quello guidato dal conservatore Mariano Rajoy - era caduto alla fine del maggio dell'anno scorso, dopo le sentenze giudiziarie che hanno messo in evidenza l'enorme rete di corruzione legata al Partito Popolare. I sondaggi mostrano l'avanzata del partito Vox - di estrema destra - e un calo del Partito popolare. Anche la sinistra di Podemos e dei Socialisti di Sanchez però, non mostra risultati sul gradimento incoraggianti. Soltanto una coalizione Popolari-Ciudadanos-Vox, secondo alcuni analisti avrebbe qualche chance di governare il paese. La stessa formazione adottata in Andalusia alle elezioni di due mesi fa. Il governo Sanchez resterà in funzione fino alle elezioni convocate, come detto, per fine aprile. (red)
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