Dopo tre fumate nere per l'elezione del presidente della Camera, nel tardo pomeriggio è arrivato il primo colpo di scena. Matteo Salvini annuncia al Senato lo strappo nel centrodestra con il sostegno già dalla seconda votazione a Palazzo Madama dell'azzurra Anna Maria Bernini, vice capogruppo di Forza Italia nella precedente legislatura. E lo farà anche questo secondo giorno di lavoro, quando la terza votazione dovrebbe portare all'elezione della Bernini, poichè anche il Movimento 5 Stelle ha dichiarato la propria disponibilità a sostenere la senatrice di Forza Italia o un profilo simile. Il regolamento del Senato vuole, infatti, che se al terzo voto nessun candidato ottiene il numero necessario di preferenze si vada al ballottaggio tra i due nomi più votati. Ed in questo caso il mandato dovrebbe essere in mano alla senatrice Bernini, che prenderebbe così il posto del candidato di bandiera di Forza Italia e delle ormai naufragata coalizione di centro destra: Paolo Romani.
Fumata nera nell'Aula della Camera anche alla terza votazione. Nessuno ha raggiunto il quorum dei due terzi dei votanti, contando anche le schede bianche, richiesto dal regolamento al secondo e al terzo scrutinio. Servirà ancora una quarta votazione per la quale sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, contando anche le schede bianche. Berlusconi ha dichiarato che la mossa di Salvini dimostra che esiste un accordo Lega e Movimento cinque Stelle, autonomo da quelli che erano gli accordi interni alla coalizione di centro destra, che a questo punto non ha più ragione di esistere.