Le Ferrovie slovene hanno completato nel weekend i lavori di sanamento presso dopo l'incidente di fine giugno, con il deragliamento di alcuni vagoni cisterna. Annunciata per oggi la riapertura della tratta ferroviaria Capodistria-Divaccia; era prevista già per stamane alle dieci, ma ci sono stati dei contrattempi è tutto è stato rinviato al pomeriggio. Nell'ambito dei lavori sono stati sostituiti, tra l'altro, 150 metri di binario nel traforo di Dol. Un costo di circa un milione e mezzo di euro, cui bisogna aggiungere circa un milione di euro di danni economici al giorno per la chiusura forzata della linea. In questi giorni le Ferrovie avevano garantito ai passeggeri un trasporto alternativo con pullman. L'incidente, avvenuto il 25 giugno aveva paralizzato per alcuni giorni il traffico su rotaia da e per il Porto di Capodistria, accumulando notevoli ritardi nelle operazioni di sbarco e imbarco. Per ovviare all'emergenza era stato anche autorizzato il traffico pesante su strada nel weekend. La linea è stata poi riattivata il 29 giugno. L'incidente, lo ricordiamo, ha messo in evidenza anche la grande vulnerabilità del sistema idrico nella nostra regione, con i rischi di inquinamento delle falde acquifere che riforniscono l'Acquedotto del Risano, dopo lo sversamento nel terreno di quasi 10 mila litri di kerosene. Le Ferrovie slovene continuano, su direttiva dell'Agenzia nazionale per l'ambiente, il monitoraggio dell'acqua nei fori di trivellazione, per accertare eventuali inquinamenti. Costituito, anche su iniziativa dei comuni costieri, un gruppo di lavoro incaricato di rinvenire fonti idriche alternative e supplementari per le necessità dell'Acquedotto del Risano.
Delio Dessardo