Una gelida bora ha accolto questa mattina il premier leghista, Matteo Salvini, che a Trieste ha iniziato il suo breve tour elettorale in regione. "Questo vento è anche il vento del cambiamento", ha esordito il leader leghista davanti a un centinaio di sostenitori assiepati dentro un bar di piazza della Borsa. Cancellare la legge Fornero, rivedere le politiche migratorie e quelle occupazionali, maggiore sicurezza. Nessun inciucio con il Pd è questa la promessa di Salvini che si è rivolto ai suoi con toni trionfalistici, parlando alla loro pancia e alle loro paure. Secondo il leader leghista "si tratta dell'ultima occasione in cui a scegliere per il futuro dell'Italia saranno gli italiani", poiché in caso di vittoria delle sinistre con l'approvazione dello ius soli a scegliere saranno gli stranieri e i poteri forti. Se a vincer sarà invece la lega via i clandestini dal paese e soprattutto la possibilità per tutti di difendersi, e ripristino del servizio militare per pattugliare i confini. Dopo aver fatto endorsement per Massimiliano Fedriga anche in vista delle prossime elezioni regionali Salvini ha chiosato con una promessa: "Torno a Trieste per festeggiare la vittoria e la prossima volta che mi vedrete sarò Presidente del Consiglio". Infine si è concesso ai suoi elettori, che sono tutti tornati a casa con una stretta di mano e con un selfie insieme a quello che a detta di tutti i presenti potrebbe essere "il primo leghista" nella storia a guidare l'Italia.