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Il nodo dell'autoctonia a Buie. Ha destato non poco scalpore e suscitato forti reazioni politiche il voto con cui il Consiglio comunale di Buie, nel corso della sua 26.sima seduta, ha accolto recentemente un emendamento della consigliera dell'SDP Bojana Puzigaća relativo alle modifiche della delibera sull'elezione dei membri dei consigli dei comitati locali che di fatto cancella il principio di autoctonia e i diritti garantiti della minoranza autoctona italiana. Ne parleremo a Meridiani, lunedì 28 ottobre alle 21 e 15, nella trasmissione condotta da Ezio Giuricin, con i principali esponenti politici e i vertici del Comune di Buie, l'autrice dell'emendamento e alcuni dei massimi rappresentanti delle istituzioni della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia. L'emendamento all'articolo 10 della delibera elimina la disposizione che stabilisce che in ogni lista di candidatura e dunque in ogni comitato locale vi sia almeno un appartenente alla minoranza italiana, e introduce una nuova versione in cui si fa riferimento a un generico principio di equa rappresentanza degli appartenenti alle minoranze, senza alcun riferimento specifico alla comunità italiana autoctona. Al di là dell'aspetto tecnico della modifica che comunque andrà ad incidere sulle elezioni dei comitati locali del Comune di Buie previste il prossimo 10 novembre, e del fatto che dovrà essere comunque assicurata una presenza proporzionale di candidati e di eletti italiani in quanto la componente italiana a Buie costituisce almeno il 25% della popolazione, la questione assume un significativo rilievo politico e di principio. Per la prima volta in un Comune bilingue, fra i più avanzati in Croazia nell'applicazione dei diritti della minoranza e dei valori della convivenza, e nell'ambito di una Regione, quella istriana, che riconosce e tutela compiutamente i valori dell'autoctonia, del bilinguismo e delle specificità culturali, etniche e storiche della componente italiana, il principio stesso dell'autoctonia e della presenza storica della comunità italiana vengono messi apertamente in discussione. Si tratta di un segnale estremamente negativo, soprattutto in Istria, in quanto – anche alla luce dell'emergere di pressioni, interessi e valutazioni politiche tendenti a sminuire e persino a cancellare il principio di autoctonia – rappresenta un deplorevole precedente; è, forse, il sintomo di un nuovo clima che potrebbe mettere in discussione, ovunque, decenni di battaglie per la difesa dei diritti garantiti della comunità nazionale italiana.
In onda venerdì 16 ottobre
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