Virginia Raggi e Marino Budicin a Rovigno Foto: La voce del popolo/Cristina Golojka
Virginia Raggi e Marino Budicin a Rovigno Foto: La voce del popolo/Cristina Golojka

Riannodare i fili di una storia improvvisamente spezzata. Virginia Raggi ha sintetizzato così, ieri sera alla Comunità degli Italiani d Rovigno, l'obiettivo del "Progetto Memoria", il viaggio culturale sui luoghi simbolo dei drammi e delle tragedie vissute dagli italiani della frontiera orientale. Arrivati in Istria dopo la tappa triestina con visita alla Foiba di Basovizza e al Centro raccolta profughi di Padriciano, il centinaio di studenti di una decina di scuole superiori romane ha potuto toccare con mano la tragedia dell'esodo e la realtà dei rimasti. "Il dolore dell'aver abbandonato casa, assommato all'indifferenza e al silenzio per i primi, la responsabilità di mantenere identità, lingua e cultura per i secondi" hanno raccontato Donatella Schurzel, presidente dell'ANVGD di Roma e Marino Budicin, a capo della Comunità degli Italiani. "Esperienze volutamente sottaciute per anni ma che ora – nonostante ci sia ancora tanto da fare - stanno emergendo" si è sentito dire nell'incontro di Palazzo Milossa. Budicin, ha fatto un sunto sulla storia dei rimasti raccontando della loro organizzazione, dei loro intenti, delle svariate attività politiche, culturali e sociali volte alla salvaguardia di un'entità - quella italiana- plurisecolare in queste terre. A riconoscere questo importante ruolo alla nostra minoranza, il console generale d'Italia a Fiume, Paolo Palminteri, che auspicando una sempre maggiore collaborazione tra le due anime degli italiani di queste terre ha richiamato all'unità d'intenti i rimasti "in quanto - ha detto - solo uniti si è più forti".
''Dobbiamo far pace con una parte di storia dimenticata che ha causato tanta sofferenza; ma è una pagina dolorosa che ci deve far riflettere sull'attualità" ha affermato invece tra le altre cose la Raggi con chiaro riferimento alle polemiche sui nuovi profughi, in Italia ed Europa. La delegazione romana, che ieri sera è stata salutata con i canti e le "bitinade" dei gruppi della società culturale ''Marco Garbin'', in mattinata farà visita al Centro di Ricerche storiche ed incontrerà i vertici municipali rovignesi. Nel pomeriggio invece, tappa conclusiva a Pola per incontri con gli studenti della Media superiore italiana, con le autorità cittadine e regionali e quindi con i rappresentanti della locale Comunità degli Italiani e dell'Unione Italiana.