Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco

È ripartito anche il progetto “Dis-Equaliti – Tutti diversamente uguali”, dopo più di un anno di stop a causa della pandemia da Covid 19. Come sempre Berti Bruss, ideatore di questa incredibile esperienza, si è lanciato in varie iniziative che coinvolgono le persone diversamente abili e che comprendono sia svago che agonismo.

Lo stesso Bruss ci ha raccontato alcune delle attività che intraprenderà questa estate:

"È stato un anno, anzi sono stati 16 mesi, ma in realtà sembra che siano passati tantissimi di anni. Ci siamo ritrovati! Abbiamo ricominciato quello che generalmente cominciavamo verso aprile, questa volta abbiamo iniziato a giugno, però l'importante è ricominciare, tornare in mare.
Ecco, quindi, gli open day: abbiamo dedicato queste due prime settimane di giugno ad uscire in mare e dare la possibilità alle varie associazioni o privati e comunque alle persone con disabilità, di uscire in mare e di provare l'esperienza, oltre che del mare, anche della vela. Abbiamo cominciato e resteremo attivi, in questo senso, fino al 19 di giugno per poi incominciare i corsi dedicati a tutti coloro che decideranno di continuare questa esperienza velica".

Hai anche altri progetti per l'immediato futuro?

"Avremo un'estate piena come Dis-Equality. Al 19 luglio partiremo per la crociera annuale, abbastanza breve, durerà un mesetto, torneremo dopo la metà di agosto ed andremo in Croazia. Avremo delle settimane appunto dedicate alle persone con disabilità, ovviamente a bordo di Justman, la nostra ammiraglia. Cambieremo gli equipaggi ogni settimana e quest'anno li cambieremo a Lussino, a Zara e poi Sebenico. La crociera fortunatamente è piena di partecipanti, la richiesta è stata molto molto attiva e questo fa piacere. Inoltre, ci stiamo allenando in modo specifico, già da aprile, per l’appuntamento di ottobre. Infatti, dal 2 al 9 ottobre saremo presenti con due, spero tre, equipaggi ai Campionati del mondo paralimpici di Palermo, per cui stiamo preparando in realtà tre equipaggi però abbiamo due imbarcazioni. Speriamo di riuscire ad avere in prestito da qualche nostra consociata la terza imbarcazione e parteciperemo, dopo aver fatto i Campionati italiani e i Campionati olimpici, ai Mondiali, che sono un obiettivo veramente molto importante, sia per noi che per la nostra sezione della Lega Navale, che ci ospita a Trieste".

Tu sei sempre una persona molto attiva nell'ambito sociale e sportivo. Quanto ti è pesato stare fermo a causa della pandemia? Quanti progetti hai dovuto rimandare?

"Sicuramente è stato pesante singolarmente per me. Come hai detto tu, come persona sono molto attivo, ma quello che mi è costato è stato non poter mai dare una risposta precisa a tutte le domande che mi venivano fatte, perché ovviamente anche noi non sapevamo. La scorsa estate partivamo, poi ci dovevamo fermare e non si poteva fare nulla a causa dei problemi di distanziamento. Per cui sì, per me è stato molto difficile, perché poi, dopo una certa età, stare fermo un anno corrisponde ad un tempo molto lungo, a causa proprio dell'età. Però ripeto, il fatto di non poter mai fare una programmazione seria è stata la parte più difficile. Anche quest’anno noi abbiamo cominciato praticamente il primo di giugno, appena siamo passati in zona bianca, appena i decreti ministeriali ci hanno dato la possibilità di ricominciare a programmare e finalmente a dare delle risposte".

Davide Fifaco