Foto: BoBo
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“Asilo e scuola sulla soglia del cambiamento”, è questo l'ambizioso titolo dato all'annuale convegno che vede riuniti i dirigenti di tutta la verticale scolastica slovena. A presentare le principali novità previste per gli anni a venire il Direttore dell'Istituto per l'Istruzione della Repubblica di Slovenia Vinko Logaj. Logaj ha spiegato che i presidi sono stati informati sulle novità che saranno rilevanti già a partire da quest'anno scolastico in un opuscolo speciale nel quale vengono elencate tutte le attività e le linee guida approntate per facilitare il passaggio dalla scuola materna alle elementari, per l'integrazione degli alunni e degli studenti provenienti da altri contesti linguistici e culturali, e inerenti le modalità con le quali deve operare il servizio di consulenza e con le quali si svolgerà l'esame per il patentino per la bicicletta, che è stato aggiornato in conformità alla legislazione vigente.

Inoltre, a partire da questo anno scolastico le materie facoltative, le lezioni aggiuntive e supplementari e le attività di particolare interesse saranno sostituite da nuovi contenuti inerenti agli ambiti dell'educazione fisica e sanitaria, culturale e civica e delle modalità di apprendimento. Si tratta, però, di una sperimentazione che verrà estesa si anno in anno a sempre più istituti.

Primi passi in vista di un rinnovamento più consistente dei programmi di studio, invariati da quindici anni, che dovrebbero essere rinnovati entro il primo settembre del 2026, quando si spera diventino operativi.

Il ministro dell'istruzione Darjo Felda ha sottolineato la necessità di migliorare la posizione salariale dei docenti, soprattutto di quelli più giovani. Un tentativo forse questo di rendere più appetibile l'insegnamento e cercare di colmare i 4000 posti vacanti nelle scuole slovene.

Il premier Robert Golob, anche lui tra gli invitati, ha parlato della responsabilità del governo nel garantire il successo del rinnovamento dei programmi di studio, dicendosi convinto che con il nuovo sistema salariale, che entrerà in vigore il 1° gennaio del prossimo anno, si elimineranno le anomalie presenti nel settore scolastico e si porranno le basi affinchè gli operatori possano svolgere la loro missione nel miglior modo possibile. Golob ha anche sottolineato l'importanza di lavorare per l'inclusione effettiva di tutti gli studenti, anche di quelli appartenenti a minoranze etniche o con disabilità di vario genere.

Barbara Costamagna