Foto: Radio Capodistria
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Una bomba, la settima in dodici mesi, rinvenuta proprio sotto le fondamenta del magazzino in fase di abbattimento, nell'area destinata ad ospitare il museo storico che aprirà i battenti nel 2025 in occasione di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura. Dopo l'operazione di disinnesco durata poco più di mezz'ora e svoltasi senza problemi, le autorità competenti hanno espresso vivo apprezzamento per l'esito della procedura, sottolineando più volte l'eccellente sinergia tra i due comuni sloveno e italiano. Il responsabile dell'evacuazione dei residenti, Simon Vendramin, ha confermato lo svolgimento regolare delle operazioni, mentre il comandante della Protezione Civile, Srečko Šestan, ha espresso sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno preso parte all'intervento, in particolare agli artificieri. Il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, orgoglioso per la buona riuscita, ha sottolineato la rapidità e l'efficacia con cui è stato possibile concordare e attuare il piano d'azione, grazie alla disponibilità di tutte le forze coinvolte. Ha evidenziato il coraggio e la professionalità di tutti gli operatori, nonché la responsabilità dimostrata dai cittadini che hanno seguito tutte le istruzioni da parte delle autorità. Gratitudine anche da parte del primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna, il quale ha invitato tutti a prendere come esempio gli ottimi legami tra Italia e Slovenia. "Le due Gorizie sono un modello di cooperazione internazionale. Una collaborazione, nata soprattutto durante il Covid e gli incendi sul Carso, che si è consolidata nel tempo, diventando un punto di forza del nostro territorio" ha dichiarato. Unità la parola utilizzata invece dal Prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, il quale ha esaltato la condivisione che ha caratterizzato l'impresa, ringraziando le forze dell'ordine e gli artificieri, sloveni e italiani, per il loro prezioso contributo.