È il civico numero quattro di piazza Hortis, pianoterra di Palazzo Biserini a Trieste, storica sede della Biblioteca civica, il nuovo indirizzo da appuntare in agenda per tutti gli amanti del libro e della letteratura. Il Museo LETS è il Museo di Trieste città letteraria, che assorbe (nell'ala di fianco all'Emeroteca intitolata a Fulvio Tomizza) i musei dedicati a Svevo e Joyce e valorizza tanti altri autori e autrici che hanno raccontato e resa famosa Trieste come "città di carta" per eccellenza. O, come il LETS viene descritto, il primo spazio pubblico in cui le diverse anime culturali e linguistiche di Trieste si ritrovano riunite nel nome della letteratura.

Un museo che va oltre la consueta triade formata da Italo Svevo, James Joyce e Umberto Saba, voci iconiche del Novecento, per raccontare almeno in parte altre illustri penne triestine - triestine per nascita o per scelta - che hanno scritto non solo in italiano, ma anche in sloveno e in altre lingue (inglese, tedesco, francese): protagonisti di ieri e di oggi, da Scipio Slataper a Claudio Magris, da Boris Pahor a Susanna Tamaro, da Fulvio Tomizza a Giorgio Pressburger, da Pier Antonio Quarantotti Gambini a Mauro Covacich, per citarne solo alcuni.

L'allestimento coniuga tradizione e nuove tecnologie: cuore del LETS è la Libreria degli scrittori, uno spazio multimediale in cui si possono 'sfogliare' oltre mille libri in formato digitale. E c'è anche il Cinematografo, che narra il legame fra Trieste e il cinema e i molti romanzi diventati film.

Costato 550 mila euro, il museo ha avuto tempi di realizzazione piuttosto lunghi e la sua inaugurazione è stata più volte rinviata a seguito di vari imprevisti. Ora, finalmente, l'atteso taglio del nastro e l'apertura al pubblico: il LETS sarà visitabile ogni giorno dalle 10 alle 17, la domenica fino alle 13. Giorno di chiusura martedì.

La Libreria degli scrittori all'interno del museo LETS
La Libreria degli scrittori all'interno del museo LETS