Una golosa torta millefoglie, con la scritta "Sfoglia" che invita alla lettura, è l'immagine di Pordenonelegge 2024, Festa del libro e da quest'anno (il suo venticinquesimo) anche Festa della libertà, per sottolineare il ruolo della cultura nell'affermazione dei diritti e della democrazia, contro la censura, contro l'oppresssione, in ogni parte del mondo.
Oltre 600 autori e 300 eventi, a cominciare dall'inaugurazione affidata al cardinale Gianfranco Ravasi su "Creazione e ecologia", una riflessione legata alla Terra e a chi la abita, il 18 settembre al Teatro Verdi di Pordenone, per un pubblico che sarà composto anche da tanti giovani, accanto agli ospiti delle residenze per anziani e una rappresentanza della locale comunità ghanese.
Molte nei cinque giorni del festival - che è sempre diretto da Gian Mario Villalta con Valentina Gasparet e Alberto Garlini - le anteprime letterarie e molte le celebrità in arrivo in Friuli Venezia Giulia: grandi nomi internazionali, dal Premio Pulitzer Richard Ford al filosofo francese Bernard-Henry Lévy con il nuovo saggio "Solitudine di Israele", dallo spagnolo Fernando Aramburu alla scrittrice iraniana Azar Nafisi, tra le voci simbolo di libertà nel mondo. Tra gli italiani, Donatella Di Pietrantonio vincitrice del Premio Strega 2024, Chiara Valerio, Lilli Gruber, Massimo Recalcati, senza dimenticare Adriano Panatta e Arrigo Sacchi: accanto allo sguardo sulla contemporaneità e sulla storia, anche lo sport avrà a Pordenonelegge un'ampia finestra.
E poi tanti altri filoni: l'attenzione per i libri dei ragazzi, la poesia. Eventi speciali saranno il concerto conclusivo dell'Orchestra del Friuli Venezia Giulia su musiche di Ennio Morricone e il progetto di videomapping che, dal tramonto, proietterà sui palazzi del centro le immagini delle grandi biblioteche del mondo, da New York a Washington, a Praga e a Dublino.