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Il presidente italiano Sergio Mattarella e l'ex presidente sloveno Borut Pahor saranno a Trieste, molto probabilmente il 12 aprile, per ricevere la laurea honoris causa dall'Università degli Studi di Trieste. Secondo il Rettore, Roberto di Lenarda, sarà il coronamento di un percorso di riconciliazione e di cura di cicatrici lasciate dalla storia.
In tutta la Slovenia questa settimana si svolgono le iscrizioni alla prima classe della scuola elementare, incluse le scuole italiane del Capodistriano. Quest'anno si iscrivono i bambini nati nel 2018. Il Ministero dell'Educazione e Istruzione prevede poco più di 21 mila bambini, una cifra leggermente inferiore rispetto l'anno scorso.
Stamane a Lubiana la Commissione parlamentare per le nazionalità ha valutato l'attuazione dei diritti minoritari nel periodo 2021-2025 e, per quanto riguarda la CNI, sono emerse tante lacune su base finanziaria che riguardano i programmi italiani di Radio e TV Capodistria, e la base economica.
Il premier sloveno Robert Golob Golob ha inviato ufficialmente al Parlamento la lettera di dimissioni della ministra della Giustizia, Domìnika Švarc Pipan. La Camera potrebbe prenderne atto già domani, facendo - di fatto - cessare le funzioni della ministra. Entro 10 giorni Golob deve proporre la nomina di un nuovo ministro oppure assumere lui stesso, ad interim, la guida del Dicastero.
Su richiesta del leader Janez Janša, 24 deputati del Partito Democratico Sloveno su 27, hanno firmato una dichiarazione di fedeltà nei confronti del partito fino al termine del mandato. I 3 che non hanno aderito sono Anže Logar, Eva Irgl e Dejan Kaloh.
Si è conclusa stamane la visita di tre giorni alla Slovenia di Qu Dongyu, direttore generale della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura con sede a Roma.
È stato disdetto lo sciopero, annunciato per domani, da parte degli operai delle quattro società turche impegnate nei lavori sulla nuova tratta ferroviaria Capodistria-Divaccia.
Si è vicini a una soluzione, almeno si spera, del problema, fonte di non poco disappunto fra le file della comunità italiana, delle nuove carte d'identità bilingui rilasciate nei territori nazionalmente misti, in cui, a differenza delle precedenti, le diciture in italiano appaiono dopo quelle in lingua slovena e inglese, in violazione delle norme costituzionali che riconoscono la parità della lingua italiana quale lingua ufficiale accanto allo sloveno nei territori bilingui. La questione è stata affrontata oggi a Lubiana nel corso di un incontro tra il deputato della comunità nazionale italiana Felice Žiža e di quella ungherese Ferenc Horvath, con il Ministro degli interni Boštjan Poklukar.
Alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario in Slovenia, i massimi rappresentanti della magistratura hanno sottolineato l'importanza dell'indipendenza della categoria e della separazione dei poteri. Il presidente della Corte suprema Miodrag Đorđević ha affermato che l'indipendenza materiale dei giudici dovrebbe essere una realtà scontata, affinché la giustizia possa funzionare senza intoppi.
Prosegue da cinque settimane lo sciopero dei medici e dei dentisti sloveni indetto dal sindacato FIDES. Per il momento in regione non si registrano grossi disagi per i pazienti. Tutto potrebbe cambiare a marzo, quando entrerà in vigore il ritiro dei consensi per gli straordinari da parte dei medici. Potrebbero subirne gli effetti soprattutto i reparti maternità e pediatria. Siamo tornati a verificare la situazione all'Ospedale di Isola.
Dopo anni di proposte e di dibattito, la lingua italiana entra fra le materie obbligatorie da sostenere nelle verifiche nazionali del sapere. La padronanza linguistica sarà verificata nelle scuole slovene nel territorio nazionalmente misto del Litorale al nono anno, almeno una volta ogni tre anni.
I dentisti sloveni, categoria in sciopero sotto la sigla sindacale FIDES, hanno organizzato oggi una conferenza stampa per puntare il dito in particolare contro le cause della fuga dei pazienti all'estero. Dure critiche all'Ente per l'assicurazione sanitaria slovena che, a loro dire, incentiva i pazienti a cercare soluzioni fuori dalla Slovenia con spese sanitarie sempre più alte.
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