Il maltempo, innescato dall'anomalo fenomeno atmosferico noto come Dana, ha causato piogge torrenziali, forti venti e inondazioni devastanti che hanno travolto edifici, bloccato i trasporti e lasciato intere comunità isolate. Le autorità hanno dichiarato l'allerta arancione per la regione valenciana, mentre l'Agenzia Meteo di Stato ha annunciato che i fenomeni proseguiranno anche nei prossimi giorni, mantenendo alto l'allarme in tutta la penisola. A Valencia, l'area più colpita, si contano oltre 90 vittime accertate. L'emergenza ha richiesto l'intervento di oltre 1.200 militari, supportati da squadre cinofile per il ritrovamento dei dispersi. Alle operazioni prende parte anche un’unità militare specializzata per le emergenze. Secondo il ministro della Difesa, Margarita Robles la situazione rimane ancora critica e si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare. Anche la Francia ha offerto il proprio sostegno, mettendo a disposizione 250 vigili del fuoco. Il premier Pedro Sanchez, accompagnato dal leader dell'opposizione Alberto Núñez Feijóo, oggi nei luoghi maggiormente colpiti per far visita ad uno dei centri di coordinamento. Le autorità hanno intanto annunciato lo stanziamento di 250 milioni di euro per sostenere le famiglie e le imprese colpite, impegnandosi a destinare risorse anche per la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate. È scattata intanto la polemica per la gestione dell'emergenza da parte del governatore della regione di Valencia, Carlos Mazon, accusato di aver sottovalutato la portata delle alluvioni. Nonostante un'allerta rossa sia stata diramata già in mattinata dalle autorità meteo nazionali, la Protezione civile ha invitato alla prudenza la popolazione locale solamente 11 ore più tardi, quando la zona era già stata travolta dall'inondazione. Il ministero dell'Interno spagnolo ha precisato che era la Regione di Valencia la responsabile dell'invio, via cellulare, dei messaggi di allerta alla popolazione.
M.N.