E vissero felici e contenti: è il classico finale delle fiabe. Eppure, chi non si è mai chiesto che cosa è successo dopo? Corrado Premuda, scrittore triestino già noto ai piccoli lettori, ha dato un seguito ad alcuni dei più celebri racconti per l'infanzia, riscrivendo fiabe famose con ironia, e giocando col destino delle eroine più popolari. Il libro, "Felici e contente", è del 2013.
Quattro di queste fiabe rivisitate, "Cenerentola", "Hansel e Gretel", "La bella addormentata nel bosco" e "La Bella e la Bestia", hanno ora trovato la via del palcoscenico e si apprestano ad allietare il pubblico più giovane del Dramma italiano di Fiume, dove lo spettacolo debutta questa sera (alla Casa di cultura di Sušak), per essere poi riproposto (dal 10 al 12 ottobre) a Umago, Pola e Buie, e arrivare il 13 ottobre a Trieste, al Teatro dei Fabbri, per la rassegna di Teatro ragazzi della Contrada. Triestina è anche la regia di "Felici e contente", affidata a Giorgio Amodeo, peraltro ormai di casa a Fiume, viste le numerose collaborazioni avute negli anni con la compagnia italiana dell'Ivan de Zajc. In scena Ivna Bruck, Serena Ferraiuolo, Bruno Nacinovich e Lucio Slama, tutti attori dello Stabile fiumano. La prima produzione per il pubblico adulto è attesa per la fine di ottobre, con l'allestimento di "Buca di sabbia", del drammaturgo polacco contemporaneo Michal Walczak.
Questo inizio di stagione - la prima firmata dal neodirettore Giulio Settimo, entrato ufficialmente in carica da poco più di un mese - non è per il Dramma italiano fra i più sereni. I fondi dell'Università popolare di Trieste tardano ad arrivare e solo un secondo stanziamento straordinario da parte dell'Unione italiana ha consentito alla compagnia di mettere in cantiere i primi appuntamenti in cartellone. Il direttore ha voluto ringraziare i vertici della UI per l'intervento accordato in un momento di grave difficoltà economica del Dramma italiano.