HRT Foto: BoBo
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"L'argomento è però competenza del governo" hanno affermato i vertici della Radio televisione croata che si sono dichiarati pronti a garantire sia l'autonomia operativa e finanziaria che il turnover dei giornalisti italiani. "Con l'abolizione delle redazioni non esiste più distinzione tra radio e televisione ed il fatto che i giornalisti italiani lavorino pure per il programma croato va' a scapito, indebolisce quello riservato alla nostra minoranza" altra preoccupazione espressa dagli esponenti dell'Unione Italiana che hanno sollecitato un prossimo incontro per vagliare le possibilità di collaborazione tra Radio televisione croata e Radio televisione slovena o meglio tra i programmi italiani di Radio e TV Capodistria e quelli dei Centri regionali di Fiume e Pola.

''Anche in questo contesto è stata dimostrata grande disponibilità'' ha affermato Tremul auspicando, in tempi brevi, un prossimo incontro tra i diretti responsabili. "Come Unione Italiana ci è stato chiesto di farci mediatori per contatti con la RAI volti all' acquisizione di programmi per bambini e ragazzi'' ha raccontato ancora il presidente della Giunta UI che ha giudicato in modo positivo i colloqui di Zagabria. ''Su alcune questioni abbiamo ottenuto risposte adeguate alle nostre aspettative altre invece andranno ulteriormente approfondite. Un incontro proficuo che darà, si spera, ulteriori frutti concreti nelle prossime settimane" ha concluso Tremul. La delegazione UI composta oltre che da Tremul dal segretario della Giunta, Marin Corva è stata ricevuta dal direttore dei programmi della HRT, Renato Kunić, dalla responsabile dei programmi per le minoranze, Danijela Drašeta nonché da quelli dei Centri regionali di Fiume e Pola.

di Lionella Pausin Acquavita