Foto: Università di Trieste
Foto: Università di Trieste

Un evento di fusione glaciale senza precedenti, risalente al Periodo Caldo Medievale: le tracce su un ghiacciaio della Terra Vittoria settentrionale in Antartide di un evento di riscaldamento globale, sono state osservate dagli autori di uno studio internazionale pubblicato sulla rivista scientifica “Communications Earth and Environment”.
I ricercatori dell’Università di Trieste e dell’Insubria, accanto all’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche e all’ETH di Zurigo, hanno rilevato per la prima volta gli effetti di un repentino riscaldamento climatico avvenuto tra 900 e 989 anni fa, in grado di modificare profondamente il paesaggio antartico.
Una variazione di temperatura ha sciolto il ghiaccio, determinando un’intensa erosione fluviale e il trasporto di sedimenti sulla superficie del ghiacciaio, originati da un deflusso d’acqua di fusione che arrivò a scavare un canale lungo almeno quattro chilometri.
A differenza degli attuali fenomeni di fusione osservati nell'Antartide orientale e sulla banchisa di Nansen, l'evento medievale rappresenta un caso eccezionale, avvenuto durante una fase naturale di riscaldamento climatico globale: lo stesso ghiacciaio attualmente è permanentemente innevato e non presenta alcun segno di fusione superficiale, sottolineando ulteriormente l'unicità e l'importanza della scoperta.
Lo studio offre una nuova prospettiva sulla stabilità dei ghiacciai antartici e mette in luce come anche brevi episodi di riscaldamento climatico possano provocare profonde e durature trasformazioni del paesaggio glaciale. I risultati evidenziano la sensibilità dei ghiacciai antartici ai cambiamenti climatici improvvisi, e suggeriscono il potenziale impatto di fenomeni estremi dovuti al cambiamento climatico in futuro.

Alessandro Martegani