Dopo una serie di consultazioni con le autorità di Belgrado, la Srpska Lista, il partito dei serbi del Kosovo sponsorizzato dal presidente Aleksandar Vucic, ha annunciato la settimana scorsa di voler correre alle prossime elezioni amministrative anticipate nelle quattro municipalità del nord del paese, regione a schiacciante maggioranza serba.
"Abbiamo deciso di presentarci alle elezioni, per evitare che gli albanesi prendano il controllo delle municipalità del nord", ha dichiarato ai media il presidente della Srpska Lista Goran Rakic, già sindaco di Mitrovica nord.

Le consultazioni per il rinnovo dei sindaci del nord sono state convocate ad inizio aprile dal presidente kosovaro Hashim Thaci, dopo le dimissioni in massa dei consigli comunali di Mitrovica, Zvečan, Zubin Potok e Leposavić avvenute lo scorso novembre.
Gli amministratori delle quatto municipalità avevano rassegnato le dimissioni in segno di protesta contro la controversa decisione di Pristina di introdurre tariffe doganali del 100% sulle importazioni serbe e bosniaache in Kosovo.

Il premier kosovaro Ramush Haradinaj ha giustificato la mossa - fortemente criticata da Unione europea e Stati Uniti - come risposta all'ostruzionismo di Belgrado al riconoscimento e all'integrazione del Kosovo nelle organizzazioni internazionali. Al momento, il processo di dialogo tra Pristina e Belgrado è di fatto in un vicolo cieco.

Preoccupazioni sulle condizioni di voto sono state espresse dai partiti dell'opposizione serba, come il movimento "Libertà, democrazia e giustizia", il cui leader Oliver Ivanovic è stato assassinato a Mitrovica nel gennaio 2018, omicidio rimasto tuttora irrisolto.

Francesco Martino

Foto: Reuters
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