"È tempo di mettere da parte le divisioni. È tempo di collaborare e formare una coalizione di programma" ha detto Logar, che ha citato come priorità il recupero della fiducia dei cittadini nelle istituzioni, una forte economia per la quale i Democratici non proporranno nessuna tassa in più. E poi la sicurezza: alimentare, energetica, intellettuale e personale. La Slovenia, secondo Logar, deve sostenere di più la polizia, fermare i migranti che vogliono entrare clandestinamente nel Paese e integrare quelli rimasti in Slovenia legalmente. Un partito moderno che punta al futuro ha detto l’ex SDS “concepiamo la politica come un servizio che mira a creare le migliori condizioni affinché un individuo possa raggiungere da solo questi obiettivi; i Democratici sono un partito vicino ai cittadini a tutti i livelli, locale che statale” ha spiegato sempre Anže Logar dicendo che tra gli obiettivi da perseguire vi è la de-burocratizzazione del paese. Non è stata risparmiata una frecciata all’ex collega negli SDS, Dejan Kaloh, il quale non ha partecipato al congresso inquanto avrebbe condizionata la sua presenza con l’assegnazione della vicepresidenza della nuova formazione politica, “Voglio essere molto chiaro, coloro che vedono l'appartenenza come una scorciatoia per una carica prestigiosa, suggerisco che cerchino la loro felicità altrove" è stato categorico Logar. I democratici hanno poi confermato il loro programma, tra i membri del consiglio di partito figurano personaggi di spicco quali l’ex Ministro per la trasformazione digitale Mark Boris Andrijanič, l’ex Ministro della giustizia Senko Pličanič, l’ex segretario di stato Tadej Ostrc e Leopold Pogačar, mentre nel comitato esecutivo troviamo Eva Irgl, l’ex eurodeputata Romana Jordan e l’imprenditore Mirko Požar. Dal punto di vista programmatico, riassumendo, le priorità della nuova formazione politica sarebbero cinque, da realizzare in due mandati, la sicurezza, una società moderna basata sulla digitalizzazione a più piani, la promozione dell’apprendimento costante e dell’eccellenza educativa, un contesto economico favorevole allo sviluppo e all’attuazione dello stato sociale e passi chiari che portino ad una riforma del sistema sanitario. Per quanto riguarda invece i prossimi passi i Democratici individueranno i nominativi per la formazione del futuro gruppo parlamentare alla Camera, necessiteranno però di altri due deputatati; Logar ha inoltre annunciato che intende appoggiare la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro Boštjančič, mentre non si è sbilanciato sulla candidatura di Anton Rop alla carica di governatore della Banca Centrale.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Borut Živulović
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