Centrodestra al 37,2%, M5s al 32,5%, centrosinistra al 22,8%. Questa la fotografia dell'Italia a un giorno dal voto. Nessuna coalizione con la maggioranza per governare, ma una sola certezza: a trionfare sono stati i Cinque stelle che sono diventati il primo partito del paese, dove ha conquistato soprattutto il sud, e la Lega che si è imposta come leader del Centro destra, diventando leader in molte regioni del nord. Ora si tratterà di trovare una maggioranza per governare.
Due partiti molto diversi tra di loro, Movimento cinque stelle e Lega, e due elettorati spesso agli antipodi, che questa volta, però, sembrano accumunati da quello che Di Maio ha definito il voto "post ideologico" mosso dalla volontà di distruggere il sistema. Alcuni commentatori hanno provocatoriamente detto che in qualche modo si è realizzato il sogno che Gramsci faceva per la sinistra italiana, la sollevazione delle masse del sud e del nord del paese, divise dai problemi ma unite in una rabbia comune. Una rabbia che il centro sinistra non ha saputo in alcun modo intercettare, implodendo, e lasciando il campo a queste due forze che ora dovranno cercare di formare un Governo per dare risposta alle tante aspettative dei loro elettori. Una situazione non facile visto che nessuno ha i numeri per farlo, e che per ora è difficile da delineare. Il Movimento cinque stelle si dice aperto al dialogo con tutti a patto che non si parli di poltrone ma di programmi; mentre Matteo Salvini ha incontrato lo sconfitto Silvio Berlusconi privatamente per discutere del futuro della coalizione di centro destra che per ora non intende scendere a patti con nessuno. La palla passa ora al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha invitato i partiti alla responsabilità e a trovare da soli maggioranze.