, dove per prima cosa il presidente della Commissione elettorale Corrado Cimador ha relazionato sull'esito del voto. "1020 gli aventi diritto, ma solo 162 i votanti". Un dato in linea al trend registrato nella gran parte delle Comunità, ma che preoccupa alcuni dei consiglieri, che hanno proposto in futuro di cambiare periodo delle votazioni.
"Dobbiamo fare un mea culpa", ha detto il presidente Mario Steffè facendo una riflessione più articolata sulla bassa affluenza registrata nelle ultime elezioni, "la realtà purtroppo è quella che è. Io mi aspettavo un lieve calo, perché c'è un passaggio generazionale in corso ed inoltre i nostri soci più anziani fanno fatica a venire a votare fino alla nostra sede. Bisogna anche capire una volta per tutte le modalità di iscrizione alla Comunità, poiché in alcuni casi si tratta di un'iscrizione strumentale. Esiste poi una categoria di mezzo di persone che si dichiarano italiani ma non si riconoscono del tutto nella Comunità".
In crisi forse "la partecipazione attiva" ha concluso Steffè, che è stato rieletto all'unanimità alla guida della Comunità, e che sarà coadiuvato nel suo impegno da Ondina Gregorich Diabatè anche lei riconfermata alla vicepresidenza.
"Ultimamente ci sono stati parecchi confronti elettorali e all'interno della nostra Comunità si sono create delle situazioni di attrito dovute a pressioni provenienti da più parti", ha spiegato a margine Steffè, "ma come presidente sono stato e, lo sarò anche in futuro, super partes e cercherò di mediare con tutti quanti. Per me è fondamentale difendere la soggettività e l'autonomia della Comunità".
Prossima riunione a settembre dove verranno nominati i vari comitati e si disbrigheranno gli impegni burocratici correnti.
Barbara Costamagna