L'Iran crede che il raggiungimento di un accordo sul suo programma nucleare con gli Stati Uniti sarà possibile se Washington avrà un approccio realistico. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri iraniano Araghchi in vista del secondo giro di colloqui con l'amministrazione Trump.

Foto: EPA
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Araghchi ha aggiunto che se Washington dimostrerà serietà di intenti e non avanzerà richieste non realistiche il raggiungimento dell'accordo sarà possibile. Le dichiarazioni sono giunte durante una conferenza stampa avvenuta nella Capitale russa Mosca dopo un incontro con il Ministro degli Esteri Lavrov. Per Araghchi l'Iran ha notato serietà da parte statunitense nel corso del primo giro di discussioni, avvenuto nell'emirato dell'Oman la settimana scorsa. Il secondo incontro è programmato a Roma sabato prossimo. Il Presidente statunitense Trump ha minacciato un attacco alla repubblica islamica nel caso non si raggiungesse l'accordo, che Teheran afferma sia pacifico ma che l'Occidente è convinto sia mirato alla costruzione dell'arma nucleare. Lavrov, dal canto suo, ha dichiarato che la Russia è pronta ad assistere, mediare e giocare un ruolo che porti dei benefici a entrambe le parti. Mosca ha già giocato un ruolo sulle negoziazioni nel passato con il veto al Consiglio di Sicurezza ONU e come firmatario del primo accordo che Trump ha abbandonato nel corso del suo primo mandato, nel 2018. La guida suprema iraniana Khamenei ha mandato Araghchi a Mosca con una lettera per il Presidente Putin al fine di aggiornarlo sulle negoziazioni. Il Segretario di Stato americano Rubio intanto ha dichiarato che Washington mira a una soluzione pacifica con l'Iran ma che non tollererà che il Paese sviluppi la bomba atomica.

Franco de Stefani