L'Istria multiculturale e plurietnica, la realtà di frontiera, il sovranismo e il populismo, la paura dell'Altro, le speranze riposte nei giovani, l'emergenza migranti, la fuga di cervelli, il revisionismo storico e la responsabilità dell'Europa, sono stati alcuni dei temi affrontati con impegno e empatia dai partecipanti al dibattito. Il discorso ha portato i partecipanti a riflettere sulle questioni di stretta attualità e che sono costantemente all'attenzione del Forum Tomizza, una realtà ormai consolidata nel tempo, sulle aspirazioni che animano la manifestazione internazionale che si richiama al nome e all'opera di Fulvio Tomizza. Idee e progettualità ribadite anche alla serata di ieri al Teatro di Capodistria. Bisogna rafforzare l'Istria multuculturale e plurietnica, sostenere le giovani generazioni, che in qusto momento stanno riproponendo i valori che altre generazioni meno giovani avevano abbandonato, il sovrnaismo e il populismo devono essere combattuti perchì altrimenti il progetto Europa non potrà essere realizzato pienamente, la paura dell'Altro, del Diverso, non ha ragione di esistere, la fuga dei cervelli dai propri stati è un problema più serio di quello rappresentato dai migranti, le verità storiche vanno fatte conoscere perchè non ci deve essere spazio per il revisionismo storico e il revanscismo nazionale, il modus operandi degli Stati deve fare in modo che il progetto Europa venga portato a termine e si affermi nel contesto internazionale. Sono solo alcuni dei passaggi tematici nel corso del dibattito, che ha posto l'accento sull'esigenza di approfondire la multiforme collaborazione fra le popolazioni dell’Alto Adriatico, che si offrono oggi come un vero laboratorio – risorsa per la nuova Europa.

Miro Dellore

Foto: Radio Koper
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