La loro è stata "una verifica a tre livelli", che ha coinvolto Maurizio Tremul in veste di presidente della Giunta Esecutiva e rappresentante legale; Corva allora segretario della Giunta per gli aspetti amministrativi e la capo contabile Loredana Kancijanić per quanto riguarda gli aspetti contabili dell'Unione italiana.
I revisori "hanno controllato nei minimi particolari tutto quello che è l'operato dell'Unione Italiana, verificando i contributi di tutti i finanziatori dell'associazione, al di là che si trovassero in Croazia o meno. Hanno controllato approfonditamente tutta la documentazione, i pagamenti e i salari, i fogli viaggio (entrando nel dettaglio), i contributi che vengono dati a terzi per le attività (come i finanziamenti all'Edit ed alle Comunità)".
"Sono stato anche a Zagabria in qualità di segretario", ricorda Corva, "per chiarire alcuni loro dubbi riguardo la documentazione relativa ai finanziamenti provenienti dall'Italia e sulla convenzione UI- Mae- Upt. È stato addirittura verificato il lavoro del revisore dei conti che arriva da Roma". Una verifica "attenta ed approfondita" secondo il presidente della Giunta, dalla quale i revisori pare si siano "resi conto di quanto è complessa l'organizzazione dell'Unione italiana".
Sul perché di un tale tipo di revisione le motivazioni non sono ancora chiare. Si potrebbe pensare a qualche denuncia o segnalazione, ma Corva preferisce interpretarla così: "Solitamente il Ministero non fa controlli a caso, anche se partendo dalla scelta del bilancio 2015 e tenendo conto che si tratta di un anno particolare per le associazioni che operano in Croazia a causa dell'entrata in vigore della nuova legge sulle associazioni, forse si può supporre che l'Unione italiana è stata scelta per dei controlli poiché si tratta in qualche modo di un'associazione atipica per i molti mezzi dei quali dispone".
La relazione dei revisori, nonostante sia stata firmata in data 13 giugno 2018, è stata consegnata all'Unione solo il 26 luglio(il ritardo è dovuto probabilmente ad ulteriori controlli fatti da due organi superiori del ministero) e i due presidenti hanno deciso di rendere noto il risultato ampiamente positivo in vista dell'Assemblea di domani.
"Ci sembrava importante comunicare ai nuovi consiglieri dell'Assemblea dell'Unione Italiana come i revisori dei conti del Ministero delle Finanze croate abbiano constatato la regolarità del nostro operato", ha detto il neo Presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul aggiungendo che, "l'Unione Italiana ha avuto in questi anni tantissime revisioni da parte di case di revisione esterne e dei tre stati finanziatori e sinora nessuno ha mai rilevato illeciti e irregolarità nel nostro operato". "Certo possiamo ancora migliorare", ammette Tremul, "ma in generale come è emerso anche da questa ultima revisione la struttura funziona".
D'altronde si tratta di un lavoro non da poco, visto che solo per il 2015 l'Unione Italiana si è ritrovata a gestire un giro di entrate ed uscite pari a tre milioni e mezzo di euro, rispondendo alla legislazione di ben tre stati (Croazia, Italia e Slovenia) e questa revisione dimostra secondo il suo Presidente che i consiglieri possono "stare tranquilli".
Domani a Dignano si terrà la prima riunione dell'Assemblea dell'Unione Italiana e entrambe i Presidenti si augurano che si parta con "il piede giusto". Dopo i non pochi problemi nati all'interno dell'Assemblea uscente Tremul spera che "ci sia un confronto chiaro e positivo e che i lavori si svolgano in tempi normali in modo da varare la nuova legislatura".
Il risultato della revisione, forse, potrebbe allontanare i sospetti mossi nei mesi precedenti da alcuni personaggi del panorama minoritario su possibili illeciti nell'operato di Maurizio Tremul e dell'Unione Italiana. Questo almeno si augurano Corva e Tremul che promettono di voler continuare su questa strada, "operando con lo stesso rigore anche in questo mandato".
Barbara Costamagna