Il leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio oggi renderà nota la lista dei Ministri che, in caso di vittoria, occuperebbero i dicasteri romani, e nel contempo cerca possibili alleanze. Unioni che, vista la scarsa possibilità di ottenere la piena maggioranza, tutte le le compagini politiche stanno cercando di abbozzare in vista del 5 marzo quando dovrà prendere il via la concertazione per la formazione di un Governo. Già prima di essere resa nota la lista dei probabili ministri in caso di maggioranza del Movimento cinque Stelle fa già discutere. Lorenzo Fioramonti, indicato allo sviluppo economico, è stato, infatti, attaccato dalla Comunità ebraica italiana che lo considera un nemico di Israele; mentre in rete circolano smentite di persone che dovrebbebro comparire nel gruppo ministeriale senza, però, essere state mai contattate. Luigi Di Maio prosegue sulla sua strada e oggi renderà noti i nomi papabili ai vari Ministeri del Governo, in caso di vittoria. Una vittoria che il leader pentastellato dice di sperare di ottenere senza dover ricorrere al sostegno di altri partiti, come la Lega; lanciando così una velata proposta a Matteo Salvini, che a sua volta si presenta nelle piazze italiane come il prossimo premier del centro destra. Berlusconi, che si propone a governare l'Italia a partire dal prossimo anno, cerca l'appoggio dei Cinque Stelle proponendogli la presidenza di una Camera, mentre la Meloni di Fratelli di Italia punta tutto sulla carta anti-immigrazione volando da Orban, con il quale dice di condividere le posizioni politiche. A sinistra Enrico Letta, silurato nel 2014 da Matteo Renzi, si espone a favore della coalizione e di Gentiloni; mentre Pietro Grasso di Liberi e Uguali apre a un governo di scopo per la legge elettorale. Una posizione non condivisa dall'altra leader di LeU, Laura Boldrini, che rifiuta invece larghe intese, preferendo piazzare il suo movimento all'opposizione.