Le domande dei deputati al premier dimissionario riguardano tra l'altro le sfide chiave che attendono la Slovenia, sfide che l'attuale esecutivo non è riuscito a vincere.
Durante il suo mandato il governo ha raggiunto grandi risultati, nonostante la crisi iniziale in cui si trovava il Paese, ha affermato Cerar rispondendo ad una domanda di Jernej Vatovec, dalle file del partito Nuova Slovenia. Il premier dimissionario ha sottolineato di essere cosciente che non tutte le sfide sono state risolte con successo, il governo però ha dovuto prima occuparsi di "sistemare i debiti del passato".
Inoltre il governo e il Partito del Centro Moderno si sono sempre comportati in modo responsabile e solidale nei confronti di persone meno retribuite, ha risposto Cerar al quesito dei Franc Jurša del DeSUS. In questi anni tutti hanno ottenuto qualcosa in più, sia nel settore dell'economia reale che in quello del pubblico impiego.
Rispondendo ad una domanda di Luka Mesec, deputato di Sinistra, Cerar ha poi dichiarato che le spese per garantire la sicurezza in Slovenia sarebbero maggiori se il Paese non facesse parte dell'Alleanza Atlantica. Tutte le decisioni, riguardanti il rafforzamento dell'Esercito sloveno come parte della Nato, si basano su un legittimo sostegno della Camera di Stato e sulla decisione, presa dai cittadini sloveni, al referendum sull'associazione alla Nato.
Già domani il Parlamento dovrebbe prendere atto delle dimissioni di Cerar, dopodiché' il governo rimarrà in carica soltanto per il disbrigo degli affari correnti.