In questi ultimi mesi all'interno del mondo minoritario si sono fatte sempre più insistenti le voci di corridoio che parlavano della probabile fondazione di una nuova Comunità degli Italiani in Slovenia. Secondo quello che veniva sussurrato dentro e fuori le sedi delle Comunità, un eterogeneo gruppo di "dissidenti" (il cui numero, però, non è ancora chiaro) avrebbe deciso di organizzarsi per trovare un’alternativa a quella che da loro veniva percepita come una strada senza uscita e non trovando ascolto nei loro sodalizi avrebbero deciso di crearne uno loro.
Voci che in questo 2025 potrebbero diventare presto realtà, almeno secondo Stefano Destefano che dalle pagine dell’edizione odierna del “Mandrač” ha annunciato l’imminente apertura di una nuova Comunità, che a suo dire dovrebbe raccogliere soci da “Pirano ad Ancarano passando per Isola e Capodistria”. Contattato telefonicamente Destefano non ha, però, voluto fornirci ulteriori particolari o rilasciare alcuna dichiarazione in vista di quella che potrebbe essere una prossima ufficializzazione di questo progetto che sicuramente sta vedendo in lui uno dei più ferventi promotori.
D’altronde la minoranza italiana in Slovenia già in passato, a causa di malumori tra i soci e di divergenze sulla strada che avrebbe dovuto intraprendere l’associazione, ha visto la nascita di una seconda Comunità (la “Dante Alighieri”) proprio ad Isola qualche anno fa. Per ora non si sa dove potrebbe trovare casa questo nuovo sodalizio e chi ne potrebbe far parte, ma assicura Destefano l’arcano verrà presto svelato. Nel frattempo il passionario di Corte ha deciso, però, di lanciare la campagna acquisti sulle pagine del settimanale isolano promettendo una comunità dove al centro ci saranno "le persone e non i palazzi e i giochi di potere di pochi privilegiati".
Non resta che vedere, quindi, cosa accadrà nelle prossime settimane e nel caso la presunta nuova Comunità vedrà la luce, quale sarà la sua ricaduta sugli assetti dell'attuale sistema CNI.
Barbara Costamagna