Una delle ultime opportunità di vedere il Libertas nello stato in cui l'ex magazzino del sale, eretto giusto due secoli fa, nel 1825, si presenta negli ultimi anni, a partire dal 2020, quando è stato acquisito dal Comune. Lo ha detto il sindaco di Capodistria Aleš Bržan, in apertura di un informale incontro con la stampa alla vigilia degli attesi lavori di recupero dell'edificio, che partiranno nelle prossime settimane. Tempo di attuazione delle opere che doteranno la città di nuovi e funzionali spazi dedicati alla cultura, un anno e mezzo, per una spesa di circa sei milioni di euro, la metà dei quali attinti da fondi europei.

Sull'importanza dell'intervento la dicono lunga i numeri delle passate stagioni, in cui il Libertas ha comunque aperto ad attività culturali e mostre: "150 eventi negli ultimi quattro anni, e un pubblico di oltre 5 mila persone", ricorda il sindaco. Che aggiunge: "Quindi lo spazio c'è e c'è la necessità di una Casa di cultura. Perciò facciamola, cominciamo a ricostruire questo edificio e speriamo di finire nell'arco di un anno e mezzo".

Il progetto di riqualificazione della struttura di Riva dei Bagni, già sede fino a metà Novecento di un glorioso Circolo canottieri (del quale ha ereditato il nome), è stato affidato allo studio di architettura lubianese ARP, mentre a eseguire i lavori sara' l'impresa edile capodistriana Makro 5. È prevista la realizzazione di due sale, l'una da 700 posti e l'altra da 200, con una serie di ulteriori spazi destinati all'aggregazione e alle associazioni e una galleria d'arte, per un totale di quasi duemila metri quadri di superficie a cui se ne aggiungeranno altrettanti all'esterno. Per non gravare sui muri perimetrali l'interno è stato pensato come uno "scheletro" in acciaio autoportante, dotato anche di un soppalco. Testimonianza di un'attività tradizionale un tempo fiorente, il Libertas è iscritto nel registro del patrimonio culturale cittadino e sottoposto a disposizioni di tutela, quindi il suo recupero avverrà nel rispetto dei suoi caratteri storici e architettonici. Vincoli che consentiranno comunque l'installazione di pannelli solari sulla copertura del tetto.

Insieme all'ex magazzino del sale l'ammnistrazione comunale intende riqualificare via via anche l'area adiacente, per dare un volto nuovo alla zona della città che guarda sul porto.

Il magazzino Libertas oggi

 Un rendering dei nuovi interni
Un rendering dei nuovi interni