A seguito dei rischi collegati alla rapida diffusione del coronavirus lo scorso 7 marzo è stato dapprima cancellato l'atteso concerto a Lubiana del tenore Andrea Bocelli. Quindi la disdetta lo stesso giorno per altri due concerti in programma allo Cankarjev dom, infatti il Ministero della salute aveva proibito l'assembramento di più di 500 persone in luoghi pubblici chiusi, misura portata quindi ad un massimo di 100 unità. Come conseguenza si sono avute disdette a raffica per tutta una serie di inaugurazioni già pianificate da teatri, musei, gallerie, biblioteche. Stessa sorte anche per le maggiori istituzioni culturali del Paese che hanno dovuto chiudere. E gli artisti, i curatori, gli operatori culturali che fine hanno fatto? C'è stata in primo luogo la diffusione dello smart working, dello svolgimento del lavoro da casa, che in parte ha tamponato i seri problemi finanziari, sia delle istituzioni che individuali, lasciando tuttavia allo scoperto le organizzazioni non governative, i liberi artisti e i professionisti delle varie categorie lavorative. Un problema irrisolto a tutt' oggi, nonostante gli appelli alla solidarietà e all'aiuto dello stato nel quadro dei provvedimenti anticoronavirus. Di poco migliorata la situazione con le misure approvate nei giorni scorsi dalla Camera di stato nell'ambito del settimo pacchetto di aiuti. L'unico aspetto che sembra funzionare e dare anche i risultati sperati e il generalizzato trasferimento delle attività sulla rete, che garantisce la fruizione in streaming, degli eventi più importanti: l'esperienza è stata positiva per una serie di eventi, come ad esempio per il Festival estivo di Lubiana, il festival Lent di Maribor, il Festival LIffe e Animateka, l'incontro letterario Vilenica e poi per I giorni della poesia e del vino di Ptuj e del Festival del cinema sloveno, che in parte si sono svolti in presenza del pubblico. A questo punto la dimensione virtuale in campo culturale è divenuta una necessità. Non è il peggio che possa capitare in tempi di Covid-19. (mid)

Foto: BoBo
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