Parte l'anno di Nova Gorica e Gorizia quali Capitale europea della cultura. La prima Capitale organizzata a cavallo di un confine, una candidatura unica, due città protagoniste come fossero una sola. È la testimonianza di come le ferite della storia possano rimarginarsi, un forte messaggio di collaborazione e di amicizia in un'area di frontiera un tempo segnata da conflitti e divisioni e oggi diventata un esempio di convivenza pacifica e fruttuosa. Un territorio che è rinato grazie all'impulso decisivo dell'Europa (di cui la Slovenia è entrata a far parte nel 2004) e al lavoro di quanti, da entrambe le parti del confine, si sono adoperati, a volte anche in maniera pionieristica, per favorire relazioni e rapporti.

Ci sono ottime ragioni, insomma, per rallegrarsi di questa Capitale europea della cultura "borderless" che inizia oggi il suo viaggio. Una data, l'8 febbraio, emblematica: è la Giornata della cultura slovena, che ricorda la morte del poeta France Prešeren (autore dei versi diventati l'inno nazionale della Slovenia), ma anche il compleanno di Giuseppe Ungaretti, che nelle aree contigue aveva combatutto durante la Grande Guerra trovando ispirazione per le sue poesie più famose.

Giornata inaugurale, e non poteva essere altrimenti, all'insegna della condivisione, con una grande festa diffusa che unirà le due città a partire dalle 10 di questa mattina. Il via dalla Stazione di Gorizia con un corteo transfrontaliero composto da 1500 artisti, bande e gruppi folcloristici che farà poi sosta in piazza Vittoria e raggiungerà quindi piazza Bevk a Nova Gorica. La cerimonia ufficiale d'inaugurazione con i rispettivi Capi di Stato di Slovenia e Italia Nataša Pirc Musar e Sergio Mattarella sarà alle 16 nell'iconica piazza Transalpina, simbolo della caduta del confine. Alle 18 lo spettacolo artistico nella piazza del Municipio di Nova Gorica, piazza Kardelj. Ma la festa proseguirà con animazione e musica in più luoghi fino a tarda sera.

Una curiosità: nella cerimonia alla Transalpina risuonerà, in un nuovo adattamento, anche la celebre canzone di Toto Cutugno "Insieme", un inno all'Europa unita con cui il popolare cantautore vinse nel 1990 l'Eurovision Song Contest in rappresentanza dell'Italia.